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di Claude Chabrol, con Ludivine Sagnier, François Berléand, Benoit Maginel, Mathilda May
(Francia, 2007)
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Generico rosso sangue, seigneur oblige, con Turandot che furoreggia. Lo scrittore, stagionato, e la ragazzina della meteo. Quesito; preferirà, l'annunciatrice, l'attempato intellettuale all'ereditario giovane e sprezzante? Caricaturale, Watson; e pensare che di un Chabrol si diceva immancabilmente, corrosivo. Reduce dalla Mostra di Venezia, il film andrebbe perlomeno accorciato, cosa che un regista non si rassegna mai a fare. Allora, forse, potrebbe trasformarsi in un apologo sulla purezza distrutta da due sorta di poli d'attrazione, l'egoismo intellettuale (lo scrittore), da un lato; e, dall'altro, la violenza del potere sociale e economico (la famiglia dell'ereditario degenerato, forse la cosa migliore di LA FILLE COUPEE EN DEUX) rappresentato con evidenza sopra le righe da Benoit Maginel. Prevedibile e pure convenzionale nella prima parte (nella qualche ricalca lo schema della giovane ingenua preda del cinismo dilagante, tipica di un cinema americano o francese di qualche decennio fa) il film acquista tutta la cattiveria che ci aspettiamo dall'autore sul finale. Per sfociare nella significativa, finalmente memorabile sequenza in chiusura, con la protagonista del titolo segata in due dall'illusionista.
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Il film in Internet (Google)
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Per informazioni o commenti:
info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch
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capolavoro
da vedere assolutamente
da vedere
da vedere eventualmente
da evitare
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CHABROL CLAUDE 
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